La villa del Mulinaccio costituisce in Val di Bisenzio un’emergenza architettonica di grande valore. Il nucleo originario fu edificato tra la fine del Quattrocento e i primi del Cinquecento da Cosimo Sassetti su una precedente “casa da signore”. Il nome deriva da un antico mulino, non più esistente. Passata agli Strozzi nel 1609, venne venduta nel 1661 ai Vai di Prato che ne fecero il centro di una vasta tenuta. I Vai ne conservarono la proprietà fino all’estinzione della famiglia, nel 1941. Oggi appartiene al Comune di Vaiano che ne ha fatto un polo per la valorizzazione culturale e turistica di Vaiano e della Val di Bisenzio.
Il complesso del Mulinaccio si articola intorno ad un cortile sul quale prospettano villa e an-nessi. La parte storica comprende le numerose sale in parte affrescate, il giardino e la fontana che si affacciano sulla Vallata, lo scenografico ninfeo con il suo elegante spazio verde su cui si apre la spaziosa tinaia.
Oltre che dal pregio architettonico, è caratterizzata dal Parco degli alberi rari e delle essenze, creato da Giuseppe Vai, membro dell’Accademia dei Georgofili, a partire dal 1845, a lui si devono i tre grandi cedri monumentali del giardino ed il boschetto dei bambù. Nella villa visse anche Filippo Sassetti, letterato rinascimentale e navigatore al servizio dei Portoghesi, autore di 120 lettere che parlano dei suoi viaggi.
Leggi altri cenni storici della Villa sul sito del Comune di Vaiano
Per informazioni su dove soggiornare e altri posti interessanti da visitare si rimanda al sito VISIT VALBISENZIO
Copyright 2025 Dolce Stil Buono | Evento Organizzato dal Comune di Vaiano | Piazza del Comune 4, 59021 - Vaiano (PO) | P.iva 00251280970 | Web Design e Progetto Grafico Confartigianato Prato